Intermezzo

Mio nipote ha terminato il triennio della scuola professionale, ora lavora nell’azienda di famiglia, con il papà, la sottoscritta zia, lo zio, la nonna, ma soprattutto con il nonno che lo tormenta.

Spesso lo osservo attraverso il vetro che separa me in ufficio dalla zona in cui lui lavora, e mi domando se ciò che sta facendo sia davvero ciò che desidera fare nella vita. Purtroppo vedo spesso me in lui, soprattutto nel carattere introverso e nell’emotività, e così ho pensato di dirglielo.

"Ragazzo, la vita è troppo breve per spenderla nel tentativo di compiacere un padre o un nonno. Sappiamo bene entrambi che convivere all’ombra figure così forti è difficile, ma tu sei ancora in tempo a trovarti un’altra strada, la TUA via, qualcosa che soddisfi le tue aspettative e che corrisponda alle tue capacità, e che non sia soltanto un mezzo per essere accettato dai tuoi. Tu sei in tempo."

Guardo gli scarabocchi a biro nera che mi lascia sugli angoli del planning e osservo il tocco artistico che ha nel disegnare. Penso a mio padre che scuote negativamente il capo quando il nipote gli parla di decorazioni ad aerografo sui cofani e sulle fiancate, e poi penso al cofanetto di legno che ho lasciato ad asciugare sul davanzale della finestra: appena dipinto in color ocra, quasi pronto per essere decorato con disegni a forma di libro.

I figli andrebbero indirizzati verso le loro passioni, incoraggiati nelle loro capacità, invogliati a seguire le loro idee. Non è giusto che diventino ciò che noi siamo, vorremmo essere, avremmo voluto diventare.

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Un commento su “Intermezzo

  1. Sono assolutamente d’accordo con te! I miei genitori dopo la laurea sono rimasti stupiti di sapere che volevo frequentare l’Accademia di Arte Drammatica, ma non solo non mi hanno ostacolata, ma mi hanno incoraggiata vedendo la mia grande passione verso la recitazione!

    Sono sempre molto grata di questa lungimiranza, dato che pochi genitori hanno un atteggiamento così aperto e sereno…

    Tuo nipote potrebbe ancora cambiare strada prova a parlargli.

    E’ dura lo so, alla fine ti prenderesti gli improperi per la debacle del ragazzo, ma forse gli salveresti la vita futura…

    Un grande abbraccio

    Cate 😉

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